Canyon Del Rio Sass E Sentiero Del Mondino

domenica 28 maggio

Un’esperienza indimenticabile nel profondo orrido che taglia in due il piccolo paese di Fondo nell’Alta Val di Non, tra passarelle e scalette si scorgono acque vorticose cascate, marmitte dei giganti e pietre colorate in base alla stratificazione delle ere geologiche. Accedendo al successivo Vajo si rimane abbagliati dalle acque cristalline del lago Smeraldo. Il sentiero del Mondino risulta essere per esperti in quanto è molto ripida la discesa ma la salita è facilitata da un breve tratto di cordino di protezione.

DOVE ANDIAMO, AMBIENTE E STORIA:

Canyon Rio Sass è il profondo orrido che taglia in due l’importante centro di Fondo dell’Alta Val di Non. Dal 2001 è percorribile grazie a passerelle e scalette, per andare alla scoperta di acque vorticose, cascate e marmitte dei giganti, fossili, stalattiti e stalagmiti. Un’esperienza indimenticabile insieme al sentiero del Mondino che percorriamo dalla tarda mattinata, dopo la visita guidata al Canyon. Il sentiero del Mondino consente di raggiungere il letto di una delle forre più ampie e profonde della zona formata dallo scorrere del Rio Novella. Un tratto del percorso è esposto e attrezzato con cordino e scala metallica, ma per superarlo non è necessaria nessuna attrezzatura ed è accessibile a tutti compresi famiglie con bambini.

PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:

Dalla piazza principale del paese di Fondo (982 m) partiamo con la guida per il percorso del Canyon Rio Sass. Prima di iniziare la camminata il gruppo viene munito di mantellina cerata impermeabile e caschetto protettivo. La durata della visita, tra scenari di estrema bellezza dura 2 ore circa. Finito il percorso nel canyon riconsegniamo l’attrezzatura fornitaci e prendiamo la “passeggiata del Burrone” che costeggia sempre il fiume Rio Sass. Giunti al lago Smeraldo, dopo una breve sosta iniziamo il sentiero del Mondino n. 522, che parte direttamente dalla strada statale per il Passo Palade e ci addentriamo subito in un fitto bosco. Seguiamo le indicazioni e girando a destra scendiamo verso la Val Combra. Il sentiero qui è un po’ ripido e bisogna prestare attenzione a non scivolare, se ci se il terreno è bagnato; questo ci permette di scendere velocemente fino al punto più basso della gola formato dal torrente Novella. Alzando gli occhi intravediamo la parete verticale con delle scale in ferro, la nostra prossima meta. Il cammino prosegue lungo il torrente verso nord fino ad arrivare ad una centrale idroelettrica e un ponte ci permette di attraversare agevolmente il torrente per proseguire ora verso sud. Dopo circa 20 minuti raggiungiamo il sentiero detritico che ci porta verso la parete rocciosa verticale, osservata precedentemente. Scale e cordini in acciaio ci aiutano a superare il tratto più esposto, ma in maniera così sicura che nello stesso tempo possiamo ammirare il paesaggio stupendo e la vallata sottostante. Seguendo il sentiero verso nord raggiungiamo in salita un bosco, che ci porta in breve tempo all’altura e precisamente a Dovena, dove ci aspetterà il pullman.

Accompagnatori:

  • MARTA MAROLDI, cell. 340 254 8481
  • ANTONELLA RIGHETTO, cell. 328 052 2709
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