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Cima Angelo Grande, Ortles-Cevedale 3521 m.

weekend 24-25 giugno

L’Angelo Grande (m 3521), Cima Vertana (m 3545) e la Croda di Cengles (m 3375) si trovano nel settore nord-orientale dell’Ortles-Cevedale e formano un vero e proprio gruppo del quale sono le cime più elevate. Grazie alla loro vicinanza, si prestano a diverse combinazioni di salita. Sono piramidi di roccia e ghiaccio molto eleganti e attraenti, in particolare se osservate da Nord. Spettacolare è il versante nord dell’Angelo Grande, con la Vedretta di Zai di Mezzo che giunge fin sotto la vetta, formando un ghiacciaio pensile a mezzaluna con due colate laterali, che ha pochi paragoni nell’Arco Alpino.

DOVE ANDIAMO, AMBIENTE E STORIA:

Siamo nel settore nord-orientale del gruppo Ortles-Cevedale l’angelo grande (m3521), Cima Vertana (m3545) e la Croda di Cengles (m3375) formano un vero e proprio gruppo del quale sono le cime più elevate. Grazie alla loro vicinanza, si prestano a diverse combinazioni di salita. Sono piramidi di roccia e ghiaccio molto eleganti e attraenti del Sella.

PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:

1° GIORNO:

Dalle ultime case di Solda (m 1844) seguendo le indicazioni per la “düsseldorfer hütte” nome tuttora usato dagli escursionisti di lingua tedesca per identificare il Rifugio Serristori. In effetti la “düsseldorfer hütte” venne costruita nel 1892, quando la valle era ancora in territorio austriaco. Un sentiero fiancheggiato da due palizzate nei prati ci porta all’ingresso del Sent n. 5 per il Rifugio Serristori (segnavia giallo/rosso), nei pressi di uno ski-lift. Lasciato a sinistra il sentiero per il Sasso della Strega si costeggia il fragoroso Rio Zai, fra radi larici e cembri, notando le numerose prese per l’acquedotto di Solda. Al limitare superiore del bosco si attraversa il torrente imboccando una breve carrareccia, che si abbandona poco dopo, seguendo i segni che ci fanno proseguire lungo alcuni dossi. A quota 2232 incrociamo, sulla destra, il primo sentiero proveniente dal pulpito (segnavia N. 14). La valle si apre in un’ampia conca dominata sulla destra dalle aspre pareti della Cima Vertana. A quota 2350 ecco il secondo sentiero da e per il pulpito. Il rifugio è ben visibile, in alto, in bella posizione sopra una bastionata rocciosa. Tenendosi al margine inferiore della conca ci si porta a sinistra e, oltre una estesa pietraia, superata con alcuni tornanti, si affrontano le ultime balze rocciose fino a raggiungere il Rifugio Serristori (m 2721 – ore 3 ca.). Poco prima del rifugio incontriamo il terzo sentiero proveniente dal pulpito dal rifugio eccezionale vista d’insieme sulle pareti nord dell’Ortles, del Monte Zebrù e del Gran Zebrù, nonché vista ravvicinata sulla Cima Vertana. (pernottamento)

Possibilità salita funivia pulpito fino quota 2400

2° GIORNO:

Ci portiamo dietro il Rifugio Serristori e teniamo il Sentiero Cai numero 5 che scende al vicino laghetto, (cartelli e direzione n/e – bivio q. 2714) in prossimità di un basso corso d’acqua originato dai piccoli laghi di Zai, a è cai 5 per la croda di Cengles, noi stiamo a dx su cai 2 verso l’angelo grande, omini di sasso e segni giallo/rossi su terreno detritico, direzione est – lago q. 2773 lo si aggira a dx mantenendo la direzione verso la cresta n/o dell’angelo grande “reinstadler rute” – bivio q. 2783 qualche segno poco evidente ci indica il cai 2 che a dx conduceva alla vedretta di Zai e al passo dell’angelo, a causa del ritiro del ghiacciaio il tracciato è dismesso, manteniamo la direzione e i segni giallo/rossi per la cresta n/o dell’angelo grande ora cai 2/a.

Percorriamo la piccola dorsale detritica che termina allo sperone roccioso, se lo aggiriamo a dx in breve troviamo i primi cavi d’acciaio della ferrata, traccia e segni assenti, oppure continuiamo a seguire gli abbondanti segni giallo/rossi che ci fanno risalire alcuni metri per condurci alla ferrata poco più in alto. La ferrata di breve durata ci fa superare i tratti più esposti. Poi si continua a risalire lo sperone roccioso, con passaggi di 1°/1°+, arrivati sulla sommità la cresta n/o e la cima dell’angelo grande sono evidenti come pure il percorso da seguire, il ripido ghiacciaio che scende dalla cima lambisce il nostro percorso che comunque avviene sempre su roccia. Al termine della cresta n/o ci immettiamo sul crinale principale, segni assenti, a dx scende al passo dell’angelo, noi lo teniamo a sinistra, restando sul punto più alto o poco sotto il filo di cresta, sul lato del ghiacciaio, senza passaggi obbligati, facili, fino alla vetta dell’angelo grande m 3521 sormontata da una singolare croce di metallo composta di quadrati metallici incastrati fra loro. (ore 3.30) splendido panorama sul gruppo Ortles-Cevedale e sui numerosi ghiacciai circostanti.

Discesa per lo stesso itinerario.

Accompagnatori:

  • Roberto Beghelli, Cell. 347 055 5391
  • Roberto Ferron, Cell. 335 227 1533
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